martedì 16 ottobre 2007

La risposta di Giancarlo Pagliarini a Obiettivo Nord Ovest

Bravi! Qui di seguito trovate come ho sviluppato il tema del federalismo alle due manifestazioni di DECIDERE.NET a Roma il 22 Settembre al Panteon e a Milano 29 Settembre al teatro Angelicum. Poi ne abbiamo parlato l'11 Ottobre a unconvegno sul decreto del 3 Agosto sul cd "federalismo fiscale" all'Università statale di Milano.
Se siete d'accordo su queste idee aiutatemi a farle girare. Se c'è qualcosa che non vi convince ditemelo.


Primo: identificare i compiti dello Stato, che sono di due tipi: compiti legislativi e compiti operativi

Secondo: i compliti legislativi sono "esclusivi" (pochi) e "concorrenti", assieme alle Regioni. Pochi anche questi.

Terzo: tutte le altre leggi sono responsabilità delle singole Regioni. Anche in concorrenza tra di loro. Non è "caos", è gara a chi amministra meglio, a dove la qualità della vita è migliore, a dove si attirano più investimenti e a dove c'è più sicurezza e meno ladri a piede libero.

Quarto: i compiti operativi dello Stato centrale sono pochissimi. Includono la gestione del debito pubblico della Repubblica, ma non la gestione del welfare (LSU, pensioni di invalidità, ecc.)

Quinto: i compiti dello Stato sono valutati a costi standard

Sesto: i compiti dello Stato sono finanziati con una delle due tasse nazionali. La "tassa per pagare i servizi dello Stato"

Settimo: la seconda tassa nazionale è la "tassa per la solidarietà e perequazione". La pagano tutti, il gettito va in un "piatto comune". Si calcola il PIL medio pro-capite nazionale. Le regioni che lo superano non ricevono niente. Quelle dove si genera un PIL pro capite inferiore alla media nazionale incassano quote della "tassa per la solidarietà e perequazione", a condizione che non vi sia significativa evasione fiscale e contributiva

Ottavo: il calcolo non viene effettuato sui valori nominali, ma sulla base del "potere d'acquisto".

Nono: tutto il resto, tutte le altre tasse, sono gestite dalle Regioni. Principio della concorrenza fiscale tra le Regioni. Come in Svizzera. Esempio del cantone di Obvaldo: hanno deciso di passare a breve alla flat tax.

Decimo: nelle Regioni dove si decide di dare tanti servizi ai residenti ( cittadini, imprese, associazioni ecc) la pressione fiscale sarà superiore della pressione nelle Regioni dove gli amministratori decidono di dare meno servizi.

Non vi sembra logico? Ciao. Paglia

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